La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
. All'emulazione nel male una è successa nel bene. E la Comunità, stretta già insieme da mutua paura, a mantenersi incomincia di mutuo amore.
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innamorate si fùsero in un lunghìssimo bacio. - È amore, questo? - dimandò Forestina in uno sbàttito di voluttà, pinta la guancia di porpurea vergogna. - O
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guadagnarsi la esistenza dal suolo, e da Forestina la vita. Mario non andava a cercare quale sorta di affetto unisse alla ragazza lui, non l'osava. Amore
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. Era di quelle donne di cui fà l'odio paura, ma l'amore spavento. Un regno ... e Ambra avrebbe calpêsti i diademi di tutti i prìncipi della terra e
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Una notte serena. Qual frèmito di voluttà, quale onda d'amore, bàstano, queste sole parole, a svegliare in quelle ànime musicali, che, perfin dalla
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sè stessi, approvàvano a lui. Il tenue suo sagrificio di amore proprio, che gli era, del resto, pagato in tanto favore, salvava il loro; nè la
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semplicìssimo fra tutte le cose, entràvagli in cuore per vie inattese; quanto trent'anni di Forza non avèan potuto, facèa in un àttimo Amore. E Gualdo
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. Pur, tu, benigna d'inesàusto amore, tu, patria a tutti e eguagliatrice fine, nel tuo ci solvi non mai stanco grembo, cessi i dolori, le vergogne
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
collo, suggèa da lei latte e amore. Ma, repente, il cielo sereno ingrigia di nubi. Tutto ammutisce. Ingròssano i fiori in arbusti, poi in piante e